Balistica

La balistica è quel ramo della fisica che studia il moto dei proiettili che avviene all’interno della canna dell’arma (balistica interna), nello spazio esterno (balistica esterna) e, infine, entro il bersaglio colpito (balistica terminale).
Nello spazio esterno il proiettile percorre una traiettoria che è il risultato di tre distinte forze (qui trascurando dati che interessano solo per missili o proiettili a lunghissima gittata): l’impulso iniziale che gli imprime un moto uniforme e rettilineo, la resistenza dell’aria che si oppone ad esso in senso contrario, la forza di gravità che tende a far cadere il proiettile verso il suolo con moto uniformemente accelerato.
La resistenza dell’aria assume un ruolo rilevante per proiettili veloci e quindi, per proiettili molto lenti (artiglierie antiche, frecce, sassi) può essere pressoché trascurata (per un mortaio ottocentesco la differenza rispetto alla traiettoria nel vuoto era soltanto del 10%).
La balistica forense è una branca della scienza forense che comprende le indagini rivolte alla ricostruzione degli accadimenti relativi ad un delitto in cui sia stato fatto uso di un’arma da fuoco, finalizzata alla definizione delle responsabilità ed alla comminazione della pena. Le scienze forensi si occupano di applicare tecniche e metodologie scientifiche alle tradizionali investigazioni di carattere giudiziario, in relazione all’accertamento di un reato o ad un comportamento sociale.

La comparazione balistica di proiettili e bossoli

 

Dal momento che ciascuna arma da fuoco può essere riconosciuta grazie al confronto di tracce microscopiche che possono essere ricondotte ai meccanismi della sua fabbricazione, si ricorre alla comparazione balistica per eseguire tale confronto. Le tracce che vengono poste a confronto rappresentano le cosiddette singolarità d’arma e sono sempre uniche, il che vuol dire che non sono ripetibili da armi diverse. Gli esperti di balistica si affidano a un microscopio ottico comparatore per eseguire il confronto: questo strumento serve a visualizzare le immagini dei proiettili e dei bossoli e a ingrandirle. Dopodiché avviene il confronto tra tali immagini, che riguardano i proiettili che sono stati trovati sulla scena di un crimine, e le immagini di proiettili che sono stati sparati dall’arma in un ambiente di test. Questo metodo, però, ha un limite, che va individuato nella soggettività del risultato della valutazione eseguita dall’esperto: la balistica comparativa, in effetti, è ritenuta una scienza empirica, e la grande quantità di criteri che intervengono negli accertamenti determina l’incertezza dei suoi risultati.

Tipo di indagini effettuate nell’ambito della balistica forense

Nel contesto della balistica forense si possono svolgere indagini finalizzate a identificare il tiratore, a riconoscere il luogo in cui si è verificato il reato, a valutare la distanza di sparo, a esaminare l’arma, ad analizzare i danneggiamenti da agente balistico su veicoli e in ambiente, a verificare la funzionalità e le caratteristiche dell’arma e, più in generale, a cercare reperti di interesse balistico, a identificarli, a prelevarli e a conservarli. Tra le ipotesi ricostruttive che ne possono derivare, ci sono quelle che riguardano il calibro e il tipo di arma utilizzata, il numero dei colpi, la posizione di chi ha usato l’arma, la posizione della vittima e la distanza tra loro.

Residui di sparo

Connesso con l’impiego delle armi in un evento criminoso è l’importantissimo, dal punto di vista della formazione della prova, a carico o a discolpa, problema dela rilevazione delle tracce di sparo su individui sospetti di aver fatto uso di armi da fuoco per il compimento di un reato.

Il prelievo e la rilevazione dei residui derivanti dall’uso di arma da fuoco (denominati Gun Shot Residues – GSR) sulle mani di persone sospettate di essere implicate in crimini di sparo, svolgono un ruolo molto importante ai fini dell’indagine giudiziaria.

Scopo di tale indagine e di disporre di prove affidabili ed oggettive di avvenuto uso di arma da fuoco, così da essere presentate come prova di colpevolezza o di assoluzione nelle aule di giustizia.